Fede e denaro, lo strano imprenditore di nome Gesù, Luigino Bruni commenta in modo originale il libro Gesù Imprenditore.

Notevolissimo il perché identificare l’imprenditore con la ricchezza? Nessun economista ha mai detto che il telos, cioè la natura profonda dell’imprenditore, sia fare soldi. Magari la gente lo pensa ma è impreciso. A partire dagli economisti classici, per Jevons tipico dell’imprenditore è la capacità di “anticipazione” (1870), per Schumpeter quella di “innovazione” (1908), per Knight “gestire rischio ed incertezza” (1921), per Einaudi “il bisogno di creare” (1944), per Becattini “realizzare nell’azienda un progetto di vita” (2002). Il profitto arriva come “segnale” che il progetto funziona, ed è l’effetto e non lo scopo. La ricerca diretta del denaro è invece tipica dello speculatore o del rentier, figure diverse, opposte ed in conflitto con l’imprenditore. […] Porre il centro sulla ricchezza non aiuta a capire la vocazione dell’imprenditore.