Marco Fortis è sempre molto arguto e stimolante nel tenere vivo, attraverso i numeri ed i fatti, il nostro orgoglio di essere italiani.

L’Italia ha registrato un notevole calo nel suo debito pubblico, segnando un punto di svolta dopo gli anni Ottanta e i primi anni Novanta, quando il debito era in rapida crescita. Grazie a una gestione prudente delle finanze pubbliche, il paese è diventato un esempio quasi modello, mantenendo un surplus primario nel bilancio statale fino all’arrivo della pandemia. Anche durante il periodo post-2020, quando il bilancio primario è scivolato in deficit, l’Italia è riuscita a limitare la crescita del proprio debito, escludendo gli interessi. Mario Draghi, rivolgendosi al Parlamento europeo a Strasburgo e in precedenza all’Ecofin, ha sollevato critiche verso l’Europa per la sua costante negatività e ha proposto l’idea di un debito comune europeo per sostenere e rilanciare l’economia continentale, affrontando le sfide della concorrenza globale e della transizione energetica. Tuttavia, questa proposta si scontra con l’opposizione persistente da parte della Germania e dei paesi del Nord Europa.

Per approfondire:

Fonti e Crediti: Il Sole 24 ore